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Dalla IUC alla Local Tax

Occorre cercare di capire quale struttura avrà la Local Tax che, secondo gli annunci di questi ultimi giorni, verrà probabilmente introdotta a partire dal 2016. Quella che si concretizzerà sarà sicuramente una trasformazione: l’attuale IUC, l’imposta comunale basata sugli immobili e articolata in tre tributi distinti (IMU, TASI e TARI), sarà riformata e semplificata, convertendosi in un tributo unico che non si applicherà alla prima casa di abitazione.

I Comuni, reali titolari delle imposte sugli immobili, dovranno essere compensati mediante nuovi trasferimenti dallo Stato centrale.
L’introduzione della Local Tax sarà infatti accompagnata dalla riforma del catasto, che nel raggio temporale di 4 anni, determinerà una profonda ridefinizione delle rendite catastali degli immobili, ovverosia dei valori sui quali si applicano le aliquote. Riforma del catasto che si trova ancora in una fase interlocutoria del suo percorso.

È chiaro che, pur nell’assoluta inopportunità di entrare nel merito della cosa con un anticipo così rilevante, qualunque sia lo scenario che i Comuni si troveranno ad affrontare, la possibilità di adeguarvisi in maniera indolore dipenderà ovviamente dal grado di aggiornamento delle banche dati tributarie.

Per questo è importante attivarsi sin da subito per effettuare le operazioni di bonifica che porteranno un beneficio immediato all’Ente grazie alle maggiori entrate derivanti dal recupero delle eventuali somme evase delle annualità pregresse evitando così i termini di prescrizione.

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